L’amore che move il sole e l’altre stelle…
L’ultimo verso del Paradiso della Divina Commedia è molto chiaro. Se c’è qualcosa in grado di far muovere l’universo, quel qualcosa è l’amore. Ma l’amore cos’è? Domanda assurda: l’amore non è definibile, al massimo possiamo provare a dire cosa l’amore fa o ci fa fare.
E questo ci aiuta non poco.
Immaginiamo di poterci fermare tutti all’unisono per 5 secondi, il tempo di farci una domanda: amo questa persona o ne ho bisogno? Sicuramente per darci una risposta dovremmo star fermi per molto più di 5 secondi, ma per sentire nascere la risposta in noi ne basterebbe uno.
La differenza tra bisogno e amore è un po’ come la differenza tra attaccamento e amore.
L’attaccamento è alla base di tutte le relazioni con persone con cui vogliamo stringere un legame di qualsiasi tipo (amicizia, amore, lavoro, familiare). Non c’è relazione importante senza attaccamento, ma può esserci relazione importante senza amore. Essere consapevoli della differenza è importante, perché il rischio è di fondare una relazione sull’attaccamento confondendola con l’amore.
L’attaccamento è quella spinta che porta il bambino a cercare la vicinanza della madre o delle persone che si prendono cura di lui e a stabilire una comunicazione, instaurando rapporti che influenzano lo sviluppo e l’organizzazione dei suoi processi motivazionali, emotivi e mnemonici. Lo sviluppo dell’attaccamento è strettamente legato alla sopravvivenza del bambino e l’attaccamento che si sviluppa nei primi anni tra il bambino e i caregiver caratterizzerà la qualità dell’attaccamento durante tutto l’arco della vita.
Molto precocemente quindi impariamo quale stile di attaccamento ci garantisce la sopravvivenza fisica ed emotiva in relazione ai nostri caregiver. Crescendo questi meccanismi si ripetono e nelle nostre relazioni importanti ripetiamo ciò che emotivamente sentiamo ci garantisce la sopravvivenza emotiva. In questo senso, una risposta di attaccamento ad una situazione è legata al proprio bisogno di protezione. Inizia a delinearsi più chiaramente la differenza con l’amore.
Esistono 4 stili di attaccamento, di cui uno solo sicuro. Gli altri sono: evitante, insicuro e disorganizzato. Come si può intuire tutti e tre problematici nelle relazioni. Se impostiamo le nostre relazioni sull’attaccamento, inevitabilmente rispondiamo a bisogni di possesso, riconoscimento, non abbandono, insicurezza emotiva. L’altro cioè esiste per rassicurarci e per compensare l’angoscia e quando ci riesce ci rende molto felici ed appagati, al contrario quando non risponde a questi bisogni si trasforma velocemente in un egoista insensibile e persecutore. Se non abbiamo sviluppato un attaccamento sicuro, l’attaccamento è molto simile ad una dipendenza e quindi ad una distorsione dell’amore.
L’attaccamento è un legame che nasce dalle nostre insicurezze e paure e va ad agganciare la personalità dell’altro, collegandosi ai conflitti irrisolti ed alle paure più profonde: tende a generare una gabbia relazionale, di tipo emotivo e mentale.
L’attaccamento è un sistema complesso attraverso il quale noi cerchiamo accudimento e protezione, chiedendolo all’altro invece di fornirlo da soli a noi stessi. L’amore invece dovrebbe includere una certa dose di autonomia emotiva di ciascuno dei due e una certa dose di libertà.
L’amore mi consente di non sentirmi minacciato se il partner ad esempio segue un suo sogno, ha delle sue amicizie, fa delle cose che lo gratificano anche senza di me.
E d’altra parte, l’amore mi dovrebbe autorizzare a fare lo stesso, senza sentire che sto minacciando il rapporto. Un rapporto basato sull’amore non ha bisogno di controllo e si alimenta di fiducia; l’amore dovrebbe aiutarci ad uscire dal nostro egoismo per incontrare la dimensione della coppia. L’amore ci consente di vedere l’altro e la relazione, al di là di noi stessi.
Amore e attaccamento sono legati e si incrociano nelle nostre relazioni, ma attenzione…
l’amore consente la libertà di essere sé stessi con l’altro, l’attaccamento invece implica la necessità della presenza dell’altro secondo modalità specifiche e rigide per stare bene.
Infine l’attaccamento si ripete, sempre simile a sè stesso, a meno che non facciamo un lungo lavoro su di noi, nel profondo. L’amore invece è unico, è sempre diverso perché rendendoci più liberi, apre potenzialità fino a quel momento inespresse. Nell’amore, con l’amore noi tocchiamo qualcosa di unico e irripetibile.
“Non assomigli più a nessuna da quando ti amo”. P. Neruda
4 risposte
Forte e chiaro. Andrebbe insegnato nelle scuole
Hai ragione. Manca un’educazione sentimentale
Si, nelle scuole andrebbe insegnato ad essere liberi e felici, a contatto con le proprie emozioni.
L’amore non deve colmare un vuoto, deve arricchirci e migliorarci.
Per amare davvero bisogna prima stare bene con se stessi…