Quella statunitense è stata una trasferta diversa dalle altre.
Vite Narranti ha trascorso un paio di settimane a spasso per gli Stati Uniti d’America, toccando le città di New York, Washington, Philadelphia per poi sconfinare a Toronto e Niagara in Canada.
L’immaginario collettivo, sostenuto dalla cinematografia di stampo hollywoodiano, dipinge gli States come un sogno da raggiungere a qualunque costo per avere una vita di realizzazione e florido futuro.
Gli Stati Uniti sono un Paese che consegna ai propri figli, adottivi e naturali, le chiavi della loro vita così che possano gestirla dalla A alla Z. Non ci sono tetti limitativi alla scalata del successo personale, ma non ci sono neanche reti di salvataggio che contengano gli eventuali fallimenti. In altre parole non esiste l’assistenzialismo del welfare di stampo Keynesiano, in una economia come quella statunitense di marcata impostazione neoliberista.
Questo significa che lo scenario economico e sociale USA, di matrice neoliberista, lascia spazio al libero mercato che trova il suo punto di equilibrio senza un intervento della “mano invisibile” tanto cara ad Adam Smith, che invece caratterizza gli scenari socio economici del resto del Mondo.
Gli States sono un Paese in cui poter andare a vivere?
Sicuramente si, a patto di essere consapevoli che non sono il Paese in cui potersi godere una vita da pensionati che trascorrono lì il meritato riposo. La stesa NYC, per esempio è la città che non dorme mai, ma non perché non abbia bisogno di riposo, ma semplicemente perché è una città che per sopravvivere ha sempre bisogno di produrre. Quindi per analogia, se volete trasferirvi a NYC, come in diversi altri Stati USA, dovrete essere disposti a rimanere sempre in movimento produttivo, economico e sociale.
Tante le persone incontrate in questo viaggio, dagli italiani compagni di viaggio agli statunitensi che ci hanno regalato anche un solo momento di contatto. Le differenze sono fondamentali e numerose, troppe forse da elencare. Potremmo riflettere sul nostro modo di vedere le realtà diverse dalla nostra, pensando che il mondo non finisce dove arriva il nostro campo visivo. Ampliare la visione è funzionale ad apprendere nuovi modi di vedere la vita.
Gli Americani non vivono diversamente da noi, loro pensano diversamente da noi. Questo fa la differenza tra le due realtà.
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