Riflessione #103- La Gratificazione nel Tentativo Personale
Per quel poco che posso dire, Fedele Lettore, sperimentare anziché starmene con le mani in mano in attesa che le cose accadano da sole, è la mia occupazione principale. Col tempo, ho imparato che il valore risiede nell’atto di tentare piuttosto che nel successo garantito.
Ogni fallimento, per quanto avvilente, è una lezione di cui faccio tesoro; ogni sforzo, per quanto detestabile, è un passo verso qualcosa per cui mi rompo il c**o.
La gratificazione che traggo dal tentare, supera di gran lunga il piacere di un obbiettivo raggiunto senza fatica. Dal momento che modello la mia crescita attraverso l’azione, sono un po’ l’architetto di me stesso.
Nell’abbracciare l’ignoto, ho scoperto una gran forza, tutta nuova, che manco sapevo di avere. È grazie a lei se sono diventato quello che sono.
Persistendo nel tentativo, con la convinzione che il trionfo consista nell’intraprendenza della ricerca, mi spingo oltre i confini predefiniti predefiniti per la mia gratificazione personale.
Che cos’è un pensiero? Stando a quanto dicono gli esperti, pensare è la facoltà relativa alla formazione di contenuti mentali. Un pensiero è l’attività della mente per eccellenza, un processo compiuto nella formazione di idee e concetti, e di ogni personale raffigurazione del mondo. Per saperne di più, clicca qui.
Già che ci sei, Fedele Lettore, clicca qui e butta un occhio al resto della mia produzione.