Troveremo il coraggio di contestare noi stessi per cambiare il Paese?

La politica nel nostro Paese è stata sempre foriera di cattive notizie e di poche sostanziali riforme.

In questi giorni il trend pessimista si conferma quando, direttamente dal Ministero della Transizione ecologica, arriva la notizia che dal primo Ottobre la bolletta della luce aumenterà del 40%.

Questo accade perché il prezzo del gas a livello internazionale aumenta e perché aumenta anche il prezzo della CO2 prodotta.

In Italia, i prezzi del metano e della corrente sul mercato tutelato sono fissati all’inizio di ogni trimestre da Arera, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente.

Nel terzo trimestre del 2021, che è iniziato il primo luglio, il costo dell’elettricità era aumentato del 9,9% e quello del gas del 15,3%. Ma la bolletta elettrica sarebbe salita addirittura del 20%, se il Governo non fosse intervenuto per calmierarla, destinando 1,2 miliardi di euro ricavati dalla vendita di quote di emissioni nel sistema Ets per abbassare la stangata per i cittadini. All’inizio di Ottobre è atteso il nuovo report Arera e un nuovo balzo in avanti per i costi in bolletta.

Inflazione Italia 2021: le letture mese per mese | SoldiOnline.itAd agosto l’inflazione ha registrato in Italia un aumento dello 0,5% su base mensile e del 2,1% su base annua (da +1,9% del mese precedente), portandosi a un livello che non si registrava da gennaio 2013 quando fu +2,2%. Lo afferma l’Istat che ha diffuso la stima preliminare per l’andamento dei prezzi al consumo.

Fatta questa premessa è interessante analizzare il comportamento della Popolazione italiana sottostante a questo scenario, che in realtà si ripete con frequenza andando a colpire, come documenta l’Istat gli aumenti dei prezzi dei carburanti, dei tabacchi, dei generi di consumo.

La reazione popolare è stata totalmente assente, nulla, priva di ogni gesto di contestazione attiva che potesse far emergere un disagio sociale che si ripercuote direttamente sulla vita reale e materiale di ogni singolo individuo.

Facciamo un confronto e ripartiamo da un altro fattore della nostra attuale vita reale.

 

GREEN PASS: cos'è, come ottenerlo, dove ti permette di viaggiare

Nel marzo 2021 la commissione europea propose l’introduzione di un certificato di vaccinazione contro il SARS-CoV-2, allora chiamato “certificato verde”, comunemente conosciuto come Green Pass.

Nell’aprile 2021 il Parlamento europeo e il Consiglio dell’Unione europea hanno concordato la proposta.

Le disposizioni, contenute in due documenti, entrarono in vigore a partire dal primo luglio 2021, anche se il certificato (in forma digitale) era stato già rilasciato da sette Stati membri dell’Unione il primo giugno 2021.

In seguito a questo provvedimento sono giunte manifestazione di piazza e contestazioni verbali esasperate.

La pandemia ci aveva inizialmente costretto al blocco totale delle attività sociali ed economiche facendo così collassare entrambi i sistemi.

Il provvedimento del Certificato Verde sembrerebbe essere l’unica strada per separare i diritti alla salute dei vaccinati ed il diritto alla libertà di coloro che non lo sono, raggiungendo così un punto di equilibrio sociale tra “vax” e “no vax” e le esigenze di produttività economica. Eppure è stata fonte di forte attrito sociale e politico.

Sono mesi che i comuni cittadini manifestano pubblicamente le divergenti posizioni in merito a questo provvedimento, senza che si sia ancora, né mai, vista una posizione analoga per la carenza di incisive e reali riforme socio economiche che portassero il Paese lontano dal triste e pericoloso gemellaggio con la situazione della Grecia.

Cosa impedisce a questo disgregato Popolo italiano di alimentare una contestazione sociale coesa per i fattori di comune sofferenza socio economica a favore di battaglie momentanee e demagogiche che alimentano solo il teatrino della politica televisiva senza mettere alla frusta la “politica reale” del Paese?

Forse il processo iniziato il 17 Marzo 1861 deve ancora completarsi?

 

 

 

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