Il 2 maggio rappresenta una data importante per la Comunidad de Madrid in cui si celebra la rivolta violenta della popolazione di Madrid contro l’occupazione francese.
In Spagna il XIX secolo si apre con l’insurrezione conosciuta come “2 de mayo de 1808” contro l’esercito francese, a seguito dell’occupazione del territorio spagnolo da parte delle truppe francesi.
Alcuni giorni dopo il re Carlo IV e suo figlio Fernando VII abdicano a favore di Napoleone, il quale designa il fratello Giuseppe come nuovo re di Spagna, che regnerà nel Paese all’incirca di cinque anni. Scoppia così la Guerra di Indipendenza (1808-1814) che si svilupperà in varie fasi e si caratterizza per il fenomeno della guerrilla, tattica militare utilizzata come difesa perpetrando piccoli e rapidi attacchi per sfinire gli aggressori.
La Storia
I riflessi artistici
Le tracce letterarie
La Storia.
Queste guerre rappresentano uno dei conflitti più gravi avvenuti nel contesto storico delle guerre napoleoniche, dal momento che le altre potenze europee, come il Portogallo e il Regno Unito, si alleano con la Spagna per fronteggiare l’invasione francese nei propri territori.
Le guerre avranno un effetto devastante nella popolazione civile, continuamente aggredita e saccheggiata dagli invasori francesi ma anche dagli alleati inglesi, per tale ragione la Spagna, infatti, subisce in quegli anni una enorme perdita demografica.
Solamente Cádiz (la provincia più a Sud dell’Andalucía) rimarrà libera dal dominio francese, in cui il governo provvisorio promulga la Prima Costituzione Spagnola, anche nota come “La Pepa”in quanto adottata il 19 marzo del 1812 (il giorno di San José il cui diminutivo è proprio Pepe), di carattere liberale a supporto della Monarchia Parlamentare.
La Carta Costituzionale spagnola è Ispirata agli ideali della Rivoluzione francese, promuove il liberalismo e costituisce il primo importante passo nella storia della democrazia di Spagna.
I riflessi artistici.
Il tragico evento storico è stato rappresentato da diversi artisti tra cui l’illustre pittore romantico Francisco de Goya che lo immortalò alcuni anni più tardi nella sua tela “El tres de mayo de 1808 en Madrid o Los fusilamientos del 3 de mayo, 1814” esposta al Museo del Prado di Madrid.
In questa occasione i francesi radunarono gli abitanti di Madrid per essere fucilati sulla montagna Príncipe Pío. Gli sventurati madrileni, il giorno prima, avevano avuto la colpa di essersi riuniti di fronte al Palacio Real e insorti in varie zone della città contro le truppe napoleoniche.
Le tracce letterarie.
Questa parte di storia, inoltre, vede il gran fregio narrativo “Episodios Nacionales” che servirà allo scrittore canario Benito Pérez Galdós (1843-1920), naturalizzato a Madrid per gran parte della sua vita per raccontare la complessa vita degli spagnoli, le guerre, la politica e le rivolte popolari proprie di quegli anni.
Ne “El 19 de marzo y el 2 de mayo”, gli intrighi di corte in cui si vede coinvolto il protagonista Gabriel oltrepassano il Palazzo per sfociare per strada e rafforzano il malessere popolare e l’odio verso Godoy, primo ministro di Carlo IV e firmatario della Pace con la Francia. Tale situazione culmina nell’insurrezione di Aranjuez, di cui Gabriel sarà testimone, così come degli immediate conseguenze che provocano l’invasione della Spagna da parte delle truppe napoleoniche con successiva insurrezione degli spagnoli.
Nella tragica giornata del 2 maggio, tra migliaia di madrileni incontrò la morte anche la giovane ricamatrice, Manuela Malasaña, che ha dato origine ad uno dei quartieri centrali e più caratteristici di Madrid, con i balconi bordati e le tradizionali insegne a mosaico, precedentemente chiamato barrio de Maravillas (negli anni ottanta cuore pulsante della movida madrilena nell’epoca della Transizione). Si sostiene che la giovane avesse preso parte alla difesa di quella che oggi è la Plaza dos de mayo e che fosse morta preparando la polvere da sparo per il padre, ma altri suppongono che sia stata giustiziata per mano dei francesi con l’accusa di essere stata trovata con un’arma addosso, che in realtà si rivelarono un paio di forbici da cucire.
Il fatto di morire così giovane e di aver dato la vita alla causa della libertà, ha creato una grande leggenda di questa eroina.
Autore di Redazione: DesiMon