La vita narrante di oggi è quella di un uomo che il 19 settembre 2012 è stato vittima di violenza.
Ospite con noi in Studio, Fabiola Grosso per parlare del romanzo che ha scritto con la collaborazione di William Pezzulo che lei ha intervistato per poterne raccontare la storia.
Il libro “Se è amore non brucia” è stato pubblicato nel dicembre 2022.
A Tutte le persone che soffrono, perché possano trovare la forza di tornare a vivere.
La Redazione di Vite Narranti
3 risposte
innanzitutto complimenti per la levatura del tema trattato. Fatto sta che delle volte -perlomeno nel mio caso- non c’è consapevolezza della violenza perpetrata, soprattutto se questa non è prevalentemente fisica. per molti mesi mi è capitato di non riuscire a reagire a continui scompensi e carichi di aggressività, semplicemente perché una parte di me,sebbene li vedesse, tendeva a ometterli o a smussarli. Ti senti molteplice, con un lato che soffre, uno che vuole stare vicino al proprio partner, e uno che nega. Sono riuscita a chiudere per istinto di sopravvivenza: un rumore bianco in mezzo a tanto, troppo dolore. Aggiungo che spesso non è solo debolezza quella che ti rende miope, e’ anche solitudine mista alla mancanza di libertà di poter parlare del proprio dolore. e quello che mi sento di aggiungere e’ che, nella mia di esperienza, la parte più difficile non è solo elaborare e lasciarsi tutto alle spalle, bensì il riuscire a perdonarmi l’errore che ho commesso: la brutalità e l’orrore mio verso me stessa nell’incapacità di preservarmi.
adesso mi è possibile raccontarlo, ma la strada è’ faticosissima
splendida puntata , complimenti alla redazione
Buongiorno Carla,
grazie per le Tue parole di gradimento al nostro lavoro.
Hai ragione! L’errore principale che commettiamo è quello della mancata protezione verso noi stessi. Ma da una parte…sarebbe stato veramente amore se non ci fossimo donati completamente?
Se vuoi ne possiamo riflettere insieme, accettando il nostro invito a diventare anche Tu una ospite de “Il Salotto di Vite Narranti”.
Ti aspettiamo.
Buona vita narrante a Te ed a Tutti i nostro lettori.
Grazie Carla di aver condiviso con noi la tua storia e il tuo sentire.
È importante per tutti noi accettare i nostri “errori”, le nostre scelte per quanto “sbagliate” possano essere . Sarebbe bello, come dicevamo oggi nell’intervista, che ci fosse una rete sociale pronta ad ascoltare e supportare chiunque ne abbia bisogno. Aiuterebbe a sentirsi meno soli, a mandare via la vergogna dando spazio alla libertà. Dovremmo imparare ad esserci di più l’uno per l’altro, consapevoli che chiunque può cadere, in modo che ci dia sempre una mano per risollevarsi. Nuovamente grazie per essere stata con noi e aver condiviso il tuo pensiero.