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Il Salotto di Vite Narranti – A passo d’uomo con Fabio Moretti
Caro Fabio, abbiamo bruciato calorie solo nella lettura del Tuo Curriculum professionale. Ti va di portarci a spasso nel racconto della Tua Vita Narrante?
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Caro Fabio, abbiamo bruciato calorie solo nella lettura del Tuo Curriculum professionale. Ti va di portarci a spasso nel racconto della Tua Vita Narrante?
L’odore di disinfettante mi sorprende appena varcata la soglia. A destra, la sala d’attesa è deserta. Dietro le porte delle altre due stanze che si affacciano sull’ingresso, un vociare indistinto è l’unico segnale che ci sia qualcuno nello studio. Mi accomodo su una delle quattro sedie in acciaio e pelle
Andrea nasce nel 1995 a Como. A 19 anni dopo il diploma parte 4 mesi per l’Asia e l’Australia, parte del mondo che lo incuriosisce e lo affascina. Torna a casa, si iscrive all’università, ma capisce presto che la sua strada non è tra quelle mura e nemmeno in quelle
Serena è una ragazza romana che lavora nel campo dell’IT. Ama viaggiare e crede che la vita sia troppo breve per essere vissuta in un posto solo. Seguitissima sui social dove con molta schiettezza e libertà nel segno della sua filosofia “faccio come mi pare” racconta la sua vita da
Dall’ospedale a casa non le ha mai lasciato le mani. In macchina l’ha vista illuminarsi davanti ad ogni decorazione natalizia: vetrine, luminarie, babbo Natale di ogni forma e materia, gli abeti di ogni colore e dimensione, le mille luci. Tutto le accende il volto. Camilla, con gli occhi da bambina
UNA CORRENTE GELIDA SPALANCÒ LE PORTE DELLA PALESTRA. Il freddo arrivò sin negli spogliatoi dove finito l’allenamento, ragazze di ogni età si cambiavano, condividendo tradizioni e ricette di ogni regione per l’imminente cenone natalizio. Coach Manuelito, le ascoltava da fuori e pensava a sua madre e ai suoi fratelli lontani,
Elisabetta è una ragazza di Como, laureata in economia aziendale, è sposata e ha due figlie adolescenti. E’ rientrata a Como da diversi anni, dove cerca di coniugare la vita professionale a quella familiare cui dà sempre la priorità. Da sempre è aperta a nuove esperienze che la possono arricchire
È ormai notte e, camminando nell’aria fresca il respiro e il cuore stavano tornando al loro ritmo naturale. Aveva visto la porta aperta ed era corsa via. Aperta, la porta dopo tre anni era aperta. L’aveva dimenticata? O era una prova e lui la stava osservando ancora adesso, ridendo di
“Come lo sai che sono matta? Disse Alice. Camilla scoppiò a ridere pensando a quante volte negli anni, leggendo quel libro si era soffermata su questa domanda. Si stiracchiò sul divano, scomodando Dado, il suo gatto. Poi guardò il marito seduto in poltrona con la sua tazza di camomilla, il
Il retriever osservava con interesse leccandosi le labbra la coppetta fragola e crema che Luisa, seduta vicino alla sua padrona, stava gustando. Su quella panchina aveva mangiato tante coppe di gelato e, a guardarla con gli occhioni che si leccavano le ciglia c’era stato per una vita suo marito. Michele
Caro Fabio, abbiamo bruciato calorie solo nella lettura del Tuo Curriculum professionale. Ti va di portarci a spasso nel racconto della Tua Vita Narrante?
L’odore di disinfettante mi sorprende appena varcata la soglia. A destra, la sala d’attesa è deserta. Dietro le porte delle altre due stanze che si affacciano sull’ingresso, un vociare indistinto è l’unico segnale che ci sia qualcuno nello studio. Mi accomodo su una delle quattro sedie in acciaio e pelle
Andrea nasce nel 1995 a Como. A 19 anni dopo il diploma parte 4 mesi per l’Asia e l’Australia, parte del mondo che lo incuriosisce e lo affascina. Torna a casa, si iscrive all’università, ma capisce presto che la sua strada non è tra quelle mura e nemmeno in quelle
Serena è una ragazza romana che lavora nel campo dell’IT. Ama viaggiare e crede che la vita sia troppo breve per essere vissuta in un posto solo. Seguitissima sui social dove con molta schiettezza e libertà nel segno della sua filosofia “faccio come mi pare” racconta la sua vita da
Dall’ospedale a casa non le ha mai lasciato le mani. In macchina l’ha vista illuminarsi davanti ad ogni decorazione natalizia: vetrine, luminarie, babbo Natale di ogni forma e materia, gli abeti di ogni colore e dimensione, le mille luci. Tutto le accende il volto. Camilla, con gli occhi da bambina
UNA CORRENTE GELIDA SPALANCÒ LE PORTE DELLA PALESTRA. Il freddo arrivò sin negli spogliatoi dove finito l’allenamento, ragazze di ogni età si cambiavano, condividendo tradizioni e ricette di ogni regione per l’imminente cenone natalizio. Coach Manuelito, le ascoltava da fuori e pensava a sua madre e ai suoi fratelli lontani,
Elisabetta è una ragazza di Como, laureata in economia aziendale, è sposata e ha due figlie adolescenti. E’ rientrata a Como da diversi anni, dove cerca di coniugare la vita professionale a quella familiare cui dà sempre la priorità. Da sempre è aperta a nuove esperienze che la possono arricchire
È ormai notte e, camminando nell’aria fresca il respiro e il cuore stavano tornando al loro ritmo naturale. Aveva visto la porta aperta ed era corsa via. Aperta, la porta dopo tre anni era aperta. L’aveva dimenticata? O era una prova e lui la stava osservando ancora adesso, ridendo di
“Come lo sai che sono matta? Disse Alice. Camilla scoppiò a ridere pensando a quante volte negli anni, leggendo quel libro si era soffermata su questa domanda. Si stiracchiò sul divano, scomodando Dado, il suo gatto. Poi guardò il marito seduto in poltrona con la sua tazza di camomilla, il
Il retriever osservava con interesse leccandosi le labbra la coppetta fragola e crema che Luisa, seduta vicino alla sua padrona, stava gustando. Su quella panchina aveva mangiato tante coppe di gelato e, a guardarla con gli occhioni che si leccavano le ciglia c’era stato per una vita suo marito. Michele