Primo concorso di Micro Racconti “Vite Narranti” 2023 – I Micro Racconti selezionati

Nella giornata di ieri si è chiusa la possibilità di inviare le proposte per la partecipazione al primo concorso Micro Racconti “Vite Narranti” 2023.

La Giuria ha selezionato i primi cinque Micro Racconti tra cui scegliere i tre vincitori finali, di cui qui di seguito, riportiamo i testi integrali e le brevi biografie degli Autori.

Vi ricordiamo che oltre al voto della Giuria, il concorso prevede anche il “Premio del Pubblico”, tra i cinque selezionati, che verrà assegnato in base al numero di voti ricevuti sui social di Vite Narranti, dedicati all’evento. Il vincitore del “Premio del pubblico” verrà nominato il 29 giugno alle ore 12.00.

Durante la giornata del 30 giugno, la Giuria premierà i tre MR vincitori con un evento in presenza social in diretta via Instagram/Facebook e successivamente in web radio che permetterà ai vincitori premiati dalla Giuria e dal pubblico di commentare ed interagire con scrittori, Giuria ed ospiti.

I testi pubblicati qui di seguito sono in ordine alfabetico e non esprimono alcuna preferenza.

 

Luigi Coppola

Nato a Napoli nel 1987, dopo la maturità conseguita presso l’ITC “A. Torrente” di Casoria (NA) e una breve esperienza come tirocinante infermiere presso l’AORN “V. Monaldi” di Napoli, ha conseguito il Baccellierato in Teologia presso la PFTIM Sez. “San Tommaso” di Capodimonte (NA). La sua passione per la scrittura è trasversale a tutte le esperienze formative alle quali ha partecipato e che egli stesso ha condotto. Attualmente è Licenziando in Teologia biblica presso la PFTIM Sez. “San Luigi” di Posillipo (NA).

Amare è per-donare

Un giorno un giovane disse a una donna: «Parlami d’amore». Ella gli disse: «La parola “amore” potrebbe provenire dal latino “a-mors” ovvero “senza morte”. Questo è vero ma solo in parte, perché amare significa sempre un po’ morire, solo che più muori d’amore più l’amare qualcuno ti riporta in vita. Quante volte ho dovuto ammettere che “amare” è talvolta “amaro” e che donare la vita per la persona amata non può che avere un solo motivo: la gratuità stessa dell’Amore. Sai, “amare” mi fa pensare a un altro gioco di parole: “a-mare” ovvero “senza mare” e dunque (poiché il mare in alcune culture antiche simboleggia le forze del male) “senza male”, senza tener conto del male ricevuto.
Amare, quindi, è perdonare, anzi per-donare, cioè “donare per” qualcuno la propria vita gratis». Il giovane, non appagato, le disse: «Insegnami ad amare». Ella spalancò le braccia ed egli notò sul suo cuore una piccola croce. In quell’abbraccio trovò l’Amore che in anticipo l’aveva per-donato.

 

Luisa Patta

Luisa Patta, nata a Perugia nel 1985, vive immersa nella natura delle colline senesi, dove ama perdersi durante il tempo libero. Laureata in Scienze dell’Educazione, è educatrice d’infanzia presso il Comune di Siena e mamma appassionata. 

Definisce la sua scrittura come movimento e un esercizio quotidiano di empatia. Scrive per tenere a mente, scrive per tenere a cuore. Trasmette il suo grande amore per le storie a tutti i bambini che incontra, organizzando laboratori di lettura e di scrittura creativa per bambini tra Umbria e Toscana.

Predilige la scrittura in forma breve, misurandosi sia con favole per bambini sia con racconti di narrativa per adulti.

Negli ultimi due anni, i suoi racconti hanno vinto più di sessanta premi a livello nazionale.

A settembre 2022 ha esordito con il suo primo libro intitolato Umane traiettorie. Percorsi dentro di sé e oltre di sé, edito da BookTribu edizioni. Umane traiettorie ha ricevuto la menzione speciale Racconti al 7° Concorso letterario di BookTribu, l’Encomio della Giuria al Concorso Internazionale Città di Cefalù 2023 ed è 3° classificato al Premio Letterario Mino De Blasio 2023.

Attualmente, è Finalista al Premio Kahleidon 2023.

L’Abito

La sera, quando ti raggiungo, tolgo i vestiti stanchi del giorno e ti trovo ad aspettarmi. Non abbiamo mai avuto bisogno di parole per capirci, o di appuntamenti per trovarci.
O di anelli, promesse, sacramenti per restare uniti.

Ma è sacro il mio posarmi su di te, ogni sera. Ascoltare il tuo respiro, spogliarmi delle paure, di ciò che a nessuno mai ho detto, di quello che mi rende vulnerabile. Tu sei qui a rivestirmi, ogni sera, come un sarto modelli su di me l’abito con cui io mi sento forte.

Che, a guardarmi, tutti pensano sia mio quello che vedono, che io sia fatta così.

E invece esiste grazie a te la parte migliore di me.

Viene dal nostro amore, la luce che non conosce buio. Neanche quando è notte, neanche quando il giorno finisce e siamo storditi di stanchezza in un modo che quando ci siamo conosciuti non sapevamo neanche immaginare.

Eppure, siamo ancora gli stessi.
E senza parole, appuntamenti, anelli, promesse e sacramenti, ci ritroviamo ogni sera qui.
E se io mi spoglio, tu mi rivesti.

 

Marco Perna

Artista e poeta italiano residente in Francia.
Il suo bisogno di esprimere il suo mondo interiore lo ha recentemente portato a cimentarsi anche con la poesia, oltre che con la pittura, per provare a mettere anche in versi la poesia di cui sono impregnate le sue opere pittoriche e per avere un mezzo d’espressione alternativo, o semplicemente complementare, al linguaggio pittorico.
Ha già ottenuto numerosi riconoscimenti, sia in campo artistico che letterario, in Italia e all’estero.
Hanno scritto di lui i critici: Eraldo di Vita, Pasquale Solano, Raffaele De Salvatore. La rivista “EuroArte” pubblica regolarmente le sue opere e di lui si sono occupate anche le riviste:
“Il Convivio” (Italiana); “PassaParola” (Franco-Lussemburghese) e “EMQ” (Canadese).

Storia di un uomo

Non siamo nati per sorridere, mi disse.

E lo disse con lo sguardo serio e triste di un uomo rassegnato.

Provai tristezza per le sue parole e pena per i suoi occhi piccoli, affossati e spenti.

La sua era stata una vita dura certo, ma lui aveva serbato tutto il male ricevuto nutrendosene e nutrendolo a sua volta, tanto da farlo crescere e divorare ogni sua speranza, ogni sua ambizione, ogni emozione positiva che ancora gli restava.

Perché?

Come può un uomo ridursi in questo stato? Come può rinunciare al tempo che gli resta, per espiare una pena così grande per un peccato non commesso?

Era chiaro che tanto dolore non poteva venirgli dall’odio, ma solo dall’amore.

L’unico sentimento che può ucciderci è l’amore.

Era quella la sola spiegazione plausibile, anche se non la comprendevo, perché io dell’amore non mi ero mai fidato e non l’avevo mai lasciato andare oltre la mia carne.

Lo salutai, commiserandone il dolore e sorrisi dicendomi, che per me era tempo di evitare un altro amore.

 

Sebastian Funari

Sebastian Funari (1990) è autore di flash fiction e poesie caratterizzate da un realismo rigoroso e un’attenzione commossa a quell’umanità marginale soggiogata da un potere, da un sistema, da una volontà che a volte assumono caratteri mostruosi. Appassionato di letteratura fin dalla prima infanzia, il percorso di studi che ha intrapreso gli ha permesso di ampliare la curiosità nel campo artistico fino ad approdare alla scrittura. Da allora, si dedica a quella che ormai non è più un semplice passatempo bensì una vera e propria aspirazione.

Tre confezioni di eccellente colla universale

La donna si avvicina al banco, una mano premuta sul petto, il volto raggrinzito in una smorfia.

«Mi scusi, avete della colla?»

Il commesso fissa la mano, poi gli occhi cerchiati di nero oltre i quali qualcosa di malsano sta tirando i fili di una coscienza sul punto di cedere.

«Certo, signora.»

La donna risucchia aria tra i denti. Le dita mordono la carne all’altezza del cuore. «Può darmela tutta, per favore? La più forte.»

Il commesso va sul retro, poi torna e sistema sul banco tre confezioni di eccellente colla universale. Vorrebbe chiederle cosa se ne fa, ma non sembra che quella donna sia in vena di chiacchiere.

Dopo aver pagato, infatti, mormora un grazie e se ne va. Arrivata all’ingresso, però, si volta.

«Questa colla, che lei sappia, ripara i cuori spezzati?»

Un’istante di esitazione, poi il commesso risponde: «Credo di sì.»

Osservandola uscire, lo spera per lei.

 

Vanessa Di Marco

Nata (1972) e cresciuta a Roma, tra le bellezze di Trastevere e San Pietro. Ha studiato lingue e continua a studiarle perché ama conoscere culture diverse dalla sua. E’ stata un’impiegata, ed è moglie e madre e da dieci anni ha lasciato la sua città per seguire il marito. Sono stati nel deserto del Qatar e ora sono a Como. Ha sempre amato scrivere e da qualche anno sta studiando per imparare a farlo.

Accanto a te

Leggo la poesia e ti osservo. Una riga e alzo lo sguardo a te. Una parola e cerco i tuoi occhi. Sono anni che seduto su questa poltrona leggo per me e per te.
Ti è sempre piaciuto ascoltarmi leggere, soprattutto la sera prima di dormire. Quante notti ti sei assopita e mi hai chiesto di rileggere la stessa pagina. A volte mi faceva sorridere, altre mi irritava. Chiudevo il libro e dicevo di essere stanco.
Assurdo come manchi ciò che ci dava fastidio. Adesso darei qualunque cosa per un tuo sbadiglio. per sentirti russare sulla mia spalla e poi chiedermi subito dopo di non saltare le pagine” che non ci si capisce nulla.”
Sai che sono qui accanto a te? Ci sono momenti in cui non ne sono convinto. Pochi però, stai tranquilla. So che sai che per te ci sarò sempre. Me lo hai fatto promettere quando scopristi di
aspettare Lia.
Apro io il nostro libro e ti racconto la nostra favola. Tu stai qui, respira ed ascolta e, se puoi, sbadiglia.

 

ACOLTA LA LETTURA DI TUTTE I TESTI

 

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4 risposte

    1. Grazie Maria Antonietta per il Tuo commento.
      Ti ricordiamo che puoi esprimere il voto per il pubblico con il like sul racconto che preferisci e che trovi pubblicato sui nostri canali social.
      Segui anche la diretta che sta andando in onda tra pochi minuti sulla nostra pagina Facebook.
      Grazie!!

  1. Tre confezioni di colla é l’unico racconto che fa accadere qualcosa. Molto molto molto bello. Complimentissimi all’autore

    1. Grazie Letizia per il Tuo commento.
      Ti ricordiamo che puoi esprimere il voto per il pubblico con il like sul racconto che preferisci e che trovi pubblicato sui nostri canali social.

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