Buon giorno cari lettori, oggi vi presento un’autrice con una penna magica, con la scrittura scorrevole e fluida. Miriam Di Noto, nata a Ragusa nel 1958, risiede a Vittoria. Laureatasi in lettere classiche all’Università di Catania, ha insegnato Latino e Greco nel Liceo classico della sua città. In pensione ama dedicarsi ai viaggi e alla scrittura. Il saggio, ha ricevuto il Premio della Critica al concorso letterario Caffè delle arti IX edizione ed è stato proposto alla lettura e riflessione degli alunni di alcune classi del Liceo classico.
Che vita narrante è la tua?
Il mio libro è un saggio su Il Signore degli anelli di JRR Tolkien, però nasce da una particolare esperienza di vita. Ero appena andata in pensione, era il periodo del COVID, mi trovavo in vacanza a Las Palmas de Gran Canaria. Un luogo bellissimo, con un clima mite in pieno inverno, stavamo benissimo a contatto continuo con il mare, che amo tanto, rispettando alcune semplici regole di sicurezza, ma le notizie che arrivavano dall’ Italia erano drammatiche. In questa situazione avvenne un incontro inaspettato con un libro mai letto prima, nonostante la sua fama: Il Signore degli anelli. Mi colpì talmente che potrei parlare di innamoramento. Ne nacque il desiderio di conoscere l’ autore e ne scaturirono delle riflessioni che poi diventarono un libro che autopubblicai nel 2023. Nel libro ci sono dunque le mie riflessioni, ma anche un po’ della mia vita.
Cosa ti porta a scrivere?
L’ ispirazione nasce sempre da un’ esperienza personale, che poi mi spinge a riflettere e poi a dare forma scritta ai miei pensieri. Sto anche scrivendo dei racconti, in cui si mescolano vicende biografiche con un pizzico di fantasia. In questo caso le emozioni sono legate a persone care o sentimenti personali e ne ricavo una grande gioia e serenità. Ti faccio un esempio, non ho figli ma immedesimandomi nel personaggio di una mamma o nonna, ne ho provato una grande gioia.
Il titolo del tuo libro quale messaggio vuol fare passare?
I libri sono degli amici straordinari e possono donarci momenti di gioia, ma anche di crescita personale e arricchirci in maniera straordinaria, sono compagni fedeli che ti accompagnano nei momenti di solitudine e nelle ore di riflessione. Sono presenze silenziose, che non giudicano, ma che ti parlano attraverso le parole, offrendoti nuove prospettive e mondi da esplorare.
Qual è la morale del tuo libro?
Molti lettori hanno un pregiudizio su Tolkien e la sua opera, considerandola adatta a bambini, ragazzi o al massimo a giovani nerd. Io spero di dimostrare che il mondo fantastico di Tolkien è intriso di tutte le problematiche più drammatiche del ventesimo e ventunesimo secolo dalla guerra, al degrado dell’ ambiente, alla condizione femminile, proponendo valori come l’ amicizia, l’ integrazione, il sacrificio a favore degli altri, la speranza
Guardando al futuro, c’è qualche progetto o ambizione che non hai ancora realizzato e che speri di portare a avanti nel prossimo capitolo della tua carriera o della tua vita?
Come ti dicevo in questo periodo sto scrivendo dei racconti, con due di essi ho partecipato con altri autori a due raccolte a cura di Eugenio Pattacini:”Agorà l’ amicizia si fa in 10″ ” Agorà il senso di un incipit” In programma una terza antologia con lo stesso team di scrittori. In cantiere una antologia con un altro amico autore, su cui voglio lasciare la sorpresa. Il mio desiderio è arrivare a più persone possibili a cui raccontare di me, delle mie esperienze, dei miei sentimenti ed emozioni. Dal punto di vista personale spero di avere la possibilità di continuare a viaggiare e conoscere nuove persone nuovi luoghi e condividerne la cultura e le abitudini
Dov’è possibile acquistare il tuo libro.?
On line, ma anche su ordinazione presso le librerie fisiche.
Tre motivi per acquistarlo
Il primo perché è un libro che parla di un libro, quindi invita alla lettera due volte. È un libro breve e molto scorrevole alla lettura, da quello che mi hanno riferito i miei lettori solleva riflessioni ” inaspettate”