Cinque piatti assurdi al palato di un’Italiana.

Credevo che l’ananas sulla pizza fosse più che altro una specie di leggenda legata alle bizzarre (almeno agli occhi degli italiani) abitudini presenti in alcuni Paesi. E invece, una volta andata in Inghilterra per studio, ho potuto constatare con i miei occhi e con il mio palato che era tutto vero: esistono davvero persone che tra tutti i tipi possibili di pizze scelgono quella “Hawaii” ossia con cubetti di prosciutto cotto e fette di ananas.

Non mi posso definire un’eccellente cuoca quindi non mi permetto di giudicare, anzi, ad essere sincera credevo fosse anche peggio. Ad ogni modo pensavo che la pizza esotica fosse una delle cose più estreme che avessi visto su un menù…Questo prima di continuare a viaggiare e vivere oltre i confini italiani e a volte anche oltre quelli europei.

Così oggi ho deciso di stilare una classifica dei 5 piatti più assurdi che ho visto e assaggiato in questi anni vissuti tra Russia, Estonia, Emirati Arabi ecc. e che in un modo o nell’altro mi hanno colpita.

5-  Al quinto posto inserisco un piatto che, da italiana, mi ha quasi offesa. Infatti, un giorno, in una mensa di un museo di San Pietroburgo dove allora stavo svolgendo un tirocinio, ho visto che servivano la pasta (che i russi chiamano in generale “makarony”) come contorno dei secondi piatti, ad per esempio la carne. Per me era inconcepibile vedere la pasta bianca come un contorno. Quella che da noi in Italia è la regina della tavola: rossa, bianca, verde…Protagonista delle pubblicità, amata da (quasi) tutti, venerata come simbolo di italianità…Veder privata proprio lei della sua fama e umiliata a svolgere un ruolo di contorno, in tutti i sensi, ha fatto male al cuore. Ovviamente sto esagerando e scherzando! Probabilmente per chi è abituato a consumare la pasta in questo modo è più che normale. Tuttavia per quanto mi sforzi di capire, accettare e accogliere tutte le diverse abitudini come spunto di arricchimento personale, in mensa a San Pietroburgo non mi sono mai permessa di offendere la pasta pronunciando questa parola in risposta alla domanda “che contorno gradisce, signorina?”.

4-Questa per me è stata una sorpresa! Ma non è stata l’unica. Infatti, spostandoci ancor più lontano della Russia, c’è stato un altro piatto che ho dovuto leggere 3 volte sul menù per accertarmi di aver ben capito e che occupa il quarto posto della mia classifica. Sto parlando di quella volta in cui, quando vivevo a Dubai per lavoro, su un menù di un chioschetto nell’emirato di Sharjah ho letto “cervella di agnello”. Probabilmente è un piatto che si può trovare anche da noi. In fondo non ero così sorpresa di mangiare il panino con la milza a Palermo però veder scritto la parola “cervello” su un menù mi ha comunque lasciato a bocca aperta. Non per molto però perché decisi di provarlo! E….Mi è piaciuto! Qui non vorrei mancare di rispetto a vegani e vegetariani però la curiosità di assaggiare un ingrediente così insolito mi ha spinta ad ordinare quel piatto senza pormi troppe domande (anche se probabilmente avrei dovuto).

3- Arriviamo così sul podio. Il terzo posto lo dedico ad una bevanda che ho assaggiato sull’isola di Olkon, nel lago Baikal in Siberia. Quello è stato per me un vero viaggio da sogno nel cassetto. Erano anni che desideravo vedere il lago più profondo del mondo, con le sue leggende e la sua atmosfera piena di misticismo. Molto soddisfatta di essere arrivata sull’isola dopo 24 ore di treno e un viaggio in traghetto, io e la mia amica russa decidemmo di provare qualcosa di locale in un piccolo bar. Non immaginate la mia sorpresa (e anche la sua) quando mi dissero che era tipico bere il tè con latte e il sale al posto dello zucchero. Inizialmente l’idea non mi convinse pensando all’assurda combinazione, poi però ancora una volta la curiosità di provarlo fu più forte della paura di avere in bocca un sapore sgradevole. Beh posso dire di averlo bevuto tutto anche se dubito che ne ordinerei una seconda tazza!2- Per restare in tema di bevande, vince la seconda posizione quello che mi hanno proposto un giorno a Tartu, in Estonia. Mi trovavo là per motivi di studio e una sera degli amici russi, ucraini, estoni ci hanno offerto un sorso di vodka nel bicchiere più particolare che avessi mai visto. Ricordo che dopo aver preso dei cetrioli piuttosto grandi, li hanno tagliati tenendo le due estremità all’altezza di un bicchierino da shot. Poi li hanno scavati togliendo completamente l’interno. A quel punto li hanno riempiti di vodka. L’idea era bere la bevanda alcolica e infine mangiare il bicchiere/cetriolo. Nei Paesi dell’est Europa l’accostamento vodka-cetrioli è normale e gradevole al palato però l’idea di realizzare un bicchierino verde è stata assolutamente geniale per me! Purtroppo quella è stata la prima e ultima volta che mi hanno offerto la vodka in modo così originale e tutt’ora mi chiedo se non fosse stata semplicemente una “genialata” dei miei amici più che un’usanza tipica.1-Ed eccoci arrivati alla medaglia d’oro. Ho scelto di inserire al primo posto una combinazione che prevede due ingredienti in realtà molto semplici e quotidiani, tipici della stagione estiva: l’anguria e la menta. Un giorno in Svizzera, dove vivo al momento, un mio amico cuoco mi ha preparato una merenda alquanto inaspettata: 3 piccole fette di anguria accompagnate da una manciata di foglie di menta. Onestamente da un cuoco mi sarei aspettata qualcosa di più elaborato e forse anche voi che state leggendo questo articolo vi sareste aspettati di trovare al primo posto un piatto complicato e fuori dal comune.

Invece, proprio la semplicità degli ingredienti e la totale assenza di alte aspettative hanno reso possibile una mia reazione di sorpresa ed entusiasmo al palato. Prendendo un pezzetto di anguria, strofinandolo leggermente sul retro della foglia di menta si ottiene un connubio delizioso, fresco e decisamente nuovo. Avevo già assaggiato l’anguria con il limone, come mi avevano suggerito in Sicilia, ma non avrei mai pensato di abbinare questo frutto alla menta.

Quindi, se vi piacciono questi due ingredienti separatamente, ora non vi resta che provarli insieme!…Niente male, non credete?

 

 

 

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