Karol, Lambert, Reginald e Kevin. Una Storia che finisce male

Era una sabato mattina di novembre. Il cielo era di un plumbeo tale che la pigrizia che attanagliò Karol la fece spalmare sul suo divano in maniera composta. Poco a poco il suo lato composto si tramutò in una posizione scomposta. Cercò di reagire alla sua scompostezza incipiente, ma la forza di gravità la fece aderire ai cuscini ed oltre. Il suo corpo si trasfigurò, si snodò come un serpente. Si allungo vertiginosamente e si trasformò in un apparente mostro dai molteplici tentacoli , una sorta di dea Kali in divenire sul divano di casa.
– Scusa, ma per quale motivo Karol era così affranta in quel sabato di novembre?-
– E tu chi saresti che sbuchi dal nulla e mi chiedi di Karol?-
– Io sono Lambert e mi sono trovato a leggere per caso l’inizio della tua storia e mi aveva incuriosito, tutto qua-
-Lambert? ma che razza di nome è Lambert?-
-Bello Karol invece, che pensi che il nome Karol sia più bello di Lambert?-
-Caro Lambert ma non avevi niente altro da fare questa mattina che intrometterti nella mia storia e darmi fastidio e distrarmi dal mio racconto? –
-Caro il mio scrittore da strapazzo se vuoi che nessuno ti legga e ti chieda qualcosa a riguardo smetti di scrivere, e poi tu come ti chiameresti, sentiamo in po’ che bel nome che hai?-
-Io mi chiamo Reginald, ma perché mi ostino a risponderti , per me sei un perfetto sconosciuto. Comunque Karol è un nome inventato, è un nome d’arte-
-Karol è un nome d’arte e Lambert e Reginald sarebbero due nomi reali? Stendiamo un velo pietoso caro Reginald, caro nome reale?-
-Perfetto sconosciuto? Io sarei un perfetto sconosciuto? Ma l’hai visto il film “perfetti sconosciuti” anche si chi si conosce bene poi alla fine diventa un perfetto sconosciuto per l’altro, lasciamo perdere questo tasto, è un tasto dolente, non sono in perfetto sconosciuto, mi conosci abbastanza, ora fai finta di non conoscermi-
-Si ho visto il film, ma li era diverso si conoscevano tutti e alla fine non si conoscevano profondamente perché c’è sempre una parte di noi che sfugge alla comprensione, non ci possiamo conoscere totalmente, era quello il significato del film, noi invece non ci siamo mai visti e conosciuti prima-
-Ma se nasco dalla tua penna, anzi dalla tua tastiera come fai a non conoscermi? Ti stai infilando in un terreno minato e in un vicolo cieco-
-Allora diciamo che se tu Lambert, che cavolo di nome, sei nato dalla mia tastiera forse ti dovrei conoscere ma faccio finta di non conoscerti per la funzionalità del racconto-
– OK così ci siamo Reginald finalmente hai detto una cosa sensata, comunque il nome Reginald non è meglio di Lambert e poi di chi sarebbe la colpa della creazione di questi nomi? E’ la tua Reginald-
– Visto che stai diventando il protagonista di questa storia, caro Lambert, che sembrava all’inizio che l’avessi inventata io , ma ora ho dei dubbi, forse i nomi l’hai inventati tu-
Dal fondo della sala la voce di Karol
-Invece di litigare su chi ha inventato cosa, non pensate che dovreste degnarmi di qualche attenzione invece di lasciarmi qui a liquefare sul divano in questa posizione improbabile? D’altronde sono sempre una gentil signora, i soliti maschilisti-
-Karol, piacere io sono Lambert, è stato Reginald, lo pseudo scrittore, il tuo caro amico a lasciarti sul divano a scomporti e poi siamo sicuri che se una gentil signora, potresti essere un gentil signore, perché di Karol io conosco solo Karol Wojtyla-
-Sei proprio un ignorante Lambert, che nome del cavolo Lambert, Karol è un nome maschile e femminile, forse non conosci la cantante colombiana Karol G?-
– Ma chi la tipa che cantava le lodi del famoso punto?-
-Di quale punto vai cianciando?-
-II punto G-
-Che ironia caro Lambert, caro nome del cavolo, bravo continua così-
-Dai non arrabbiarti Reginald, quel burlone di Lambert che ho appena conosciuto, sta scherzando, sul nome hai ragione è proprio un nome del cavolo, ma d’altronde chi è causa del suo male pianga se stesso, però pure il mio di nome non è il massimo. Ti ringrazio per avermi messa in primo piano all’inizio del racconto, ma potevi scegliere un’altra foto, una in cui ero venuta bene, hai pubblicato quella più brutta-
-Karol ora ti ci metti pure tu, la foto mi piaceva perché era particolare, vi ho tirato fuori dall’anonimato e ora per tutta risposta qui a fare rivendicazioni e lamentarvi di ogni cosa, che mestiere ingrato quello dello scrittore che prima crea dal nulla i personaggi e poi ci deve anche litigare, ma perché non ho fatto altro questa mattina, mi sarei stressato di meno-
Karol e Lambert (ormai soprannominato nome del cavolo) all’unisono in risposta all’accoramento e alla frustrazione di Reginald rispondono indispettiti a quelle accuse
-Ma oramai dovresti sapere caro il nostro scrittore arrabbiato e frustrato che dopo essere stati inventati i personaggi vivono di luce propria e non di luce riflessa e se ti facciamo arrabbiare fatti tuoi, noi siamo indipendenti da te dopo che siamo creati- (risate di scherno plateali indirizzate a Reginald)
Ormai Lambert (nome del cavolo) e Karol si erano alleati contro il loro creatore e iniziarono a prenderlo in giro in maniera irriverente e provocatoria
-Caro il nostro Reginald, il nostro inventore, il nostro padre putativo questa è una storia senza ne capo e ne coda e mica solo il nome Lambert fa schifo, pure Karol e Reginald fanno schifo. Praticamente una storia da schifo con nomi da schifo. E poi dove sarebbe ambientata questa storia da schifo con nomi da schifo? In Italia? Diccelo padre nostro, dicci dove ambientata questa storia schifosa, in Italia non può essere con tutti questi nomi che non finiscono con una vocale-
Reginald era affranto, i suoi personaggi si erano rivoltati contro di lui in malo modo e in maniera offensiva e volgare. Iniziò a piangere Karol e Lambert sempre più aggressivi nei suoi confronti.
-Guarda come piange il nostro scrittore, ma che fai non rispondi alle nostre domande, dicci come finisci questa storia di merda-
L’uso della parola “merda” invece della parola “schifosa” che aveva accettato anche se non di buon grado lo fece andare fuori di testa. Si asciugò le lacrime e si avvicinò ai loro personaggi, li prese per mano e gli disse in tono amichevole.
-Cara Karol e caro Lambert ora vi racconto come finisce questa storia-
-Aggiungi pure a questa storia, l’appellativo di merda, che non ci sta male hahahahah –
Continuavano ad infierire sul povero scrittore
-Allora ce lo dici come va a finire siamo curiosi hahahahahah, sentiamo le cazzate-
-Allora tanto per precisare, questa storia è ambientata negli Stati Uniti e precisamente In Vermont e da qui i nomi Karol, Lambert e Reginald perché se fosse ambientata in Italia i nomi sarebbero stati Carola, Lamberto e Reginaldo.
Questo è il seguito della storia-
Karol trovò le forze per ricomporsi e per riconquistare la posizione eretta e si rimise composta sul divano. Nel frattempo era stata raggiunta dal suo amico Lambert che seppure conosciuto da poco l’aveva folgorata e praticamente se ne era innamorata all’istante, come si dice amore a prima vista. Subito dopo pochi convenevoli e schermaglie iniziali l’attrazione era così forte che iniziarono a fare all’amore. Dopo un pomeriggio di sesso sfrenato si misero entrambi comodi sul divano e con patatine e pop-corn e coca cola si misero a vedere la TV. Prima di cominciare a vedere il film che si erano promessi di vedere “Innamorarsi” con Robert De Niro e Meryl Streep, videro il notiziario delle 20.00. Lo speaker annunciò dal piccolo schermo che i cittadini della contea di Arlock dove si trovavano i due ragazzi dovevano fare attenzione e dovevano rimanere barricati in case perché nelle strade della contea girava per le strade un pericoloso serial killer che uccideva coppie giovani che stavano insieme da poco, cercava e uccideva proprio quel tipo di coppie. La polizia decretò il coprifuoco.
A sentire il seguito della storia Karol e nome di cavolo Lambert iniziano a preoccuparsi e si rivolgono a Reginald e gli dicono:
-prima scherzavamo , questa storia è molto bella ma sta prendendo una brutta piega. I nomi che hai inventato sono il meglio che potevi inventare , non avresti potuto fare di meglio , sei proprio bravo a scrivere e noi siamo orgogliosi di essere stati partoriti da te, siamo fieri di essere tuoi figli-
-Cari ragazzi la storia non è conclusa, sentite come va a finire, ormai è troppo tardi il solco è tracciato e la fine prestabilita, non dovevate usare quella parola, “ merda”.
Dopo aver ascoltato il notiziario Karol e Lambert si barricarono in casa un po’ preoccupati e iniziarono a vedere il film. Dopo qualche minuto sentirono dei rumori provenienti dalla soffitta o dalla cantina ma nei film horror la paura che sprigionano è identica. In preda al panico i due ragazzi si abbracciarono ormai certi della presenza in casa del serial killer. La luce se ne andò e improvvisamente il buio. Subito dopo solo i colpi secchi della mannaia sopra i corpi flagellati dei malcapitati e poi silenzio e un lago di sangue e membra lacerate e sparpagliate per tutta casa. I vicini sentito il trambusto chiamarono la polizia. I suoni delle sirene in lontananza.
Karol e Lambert rivolti a Reginald
-Certo ci hai fatto fare una brutta fine-
-Ve la siete cercata brutti idioti e ringraziate che è solo fantasia e poi vi devo dire una cosa, non mi sono mai chiamato Reginald quello è un nome d’arte io mi chiamo Kevin-

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