Lunghe Storie in Brevi Racconti

Benvenuti, prego, sedete pure dove volete, fate come se foste a casa vostra. Ci conosciamo da così tanto tempo, ormai, che mi casa es su casa. Molto bene, ora che siamo tutti belli comodi e in panciolle, lasciatemi dire che sono entusiasta di presentarvi la nuova rubrica del blog Vite Narranti, ideata nientemeno che dal sottoscritto: Lunghe Storie in Brevi Racconti. Preparatevi a quello che sarà un fast-travel letterario, dove ogni brano è quello che in narrativa viene definito drabble, ossia una piccola storia di esattamente 100 parole bella, pronta e impacchettata per chi, come spesso mi piace ripetere, non ha tempo ma vorrebbe trovarne un po’ per leggere. In questo parco giochi del racconto la brevità è il re, la creatività è regina e l’impatto è sovrano. Tutto questo per dimostrare che le emozioni, anche quelle più ingombranti, possono essere racchiuse in una manciata di parole senza che nessuna di esse perda il senso di ciò che intende comunicare. Perché mi piacciono tanto i drabble? Beh, perché sono pieno di idee e un drabble mi permette di far uscire quelle idee. Poter scrivere, continuare a farlo e,si spera, intrattenere qualcuno, sono i motivi per cui amo quello che faccio.

Caffè all’Aurora

Il sole si affaccia timidamente lungo la linea dell’orizzonte, le creste infuocate dei monti frastagliati.

È un mattino silenzioso, non molto diverso dai precedenti ma, a modo suo, particolare. L’Aurora apre le sue porte, accoglie gli avventori con l’aroma pieno del caffè appena macinato. Gli habitué prendono posto, invitati a bere qualcosa e a raccontare il corso degli eventi. Tra risate, sospiri e occhi stanchi, ogni pausa parla di vite intrecciate, sogni cullati e speranze rinnovate.  Una breve parentesi di normalità, questa, un frangente nel quale il giorno comincia a dipanarsi, tessendo la trama di una calma deliziosamente ordinaria.

Un ringraziamento speciale alla special guest Chiara (mia nipote, 12 anni)