Ci sono persone che ritengono che le conversazioni tra adolescenti siano infantili o relative solo a temi quotidiani per loro: scuola, prime cotte nate tra i banchi, videogiochi ecc. Forse Isabelle pensava la stessa cosa fino a qualche giorno fa. Si trovava sull’autobus, il solito che la accompagnava dalla fermata vicino a casa fino al suo luogo di lavoro. Normalmente trascorreva quei 25 minuti, 45 in caso di traffico intenso, nel suo mondo composto da musica classica, pop o rock a seconda dall’umore. A volte invece li passava al telefono con Clare, la sua più cara amica, con cui condivideva pensieri e situazioni oltre a qualche cocktail il venerdì sera o cappuccino e croissant la domenica mattina.
Martedì scorso però non aveva voglia né di ascoltare musica né di conversare con la sua amica. Voleva semplicemente godersi il paesaggio che scorreva fuori dal finestrino, in tranquillità. Almeno così credeva…Quella bolla di silenzio in cui si era chiusa per i primi 5 minuti scoppiò in breve tempo. Per caso, quasi per inerzia probabilmente, aveva iniziato ad ascoltare la conversazione delle due ragazze sedute davanti a lei, anche loro passeggere dello stesso autobus. Era stata una parola a colpirla e a catturare la sua attenzione: sopportare. Sopportare che cosa? Perché? E così uscì dal suo isolamento per capire meglio il tema del dialogo tra le giovani.
Capì in poco tempo che la ragazza dai capelli corti e neri si chiamava Anne e l’altra, capelli lunghi castani, si chiamava Melody. Non dovevano aver più di 15-16 anni e proprio questo aveva colpito Isabelle: l’età e la profondità dei temi di cui stavano parlando…
“Sì, la scuola è una gran noia, non credi Melody? In fondo forse la vita è una gran noia. Anzi no, secondo me la vita è vera e propria sopportazione. Bisogna sopportare quello che si fa, quello che fanno gli altri, quello che ci viene detto e fatto.”
“Anne, dici sul serio? La pensi davvero così?! Scusami tanto ma non sono affatto d’accordo. Sì, è vero, a volte la scuola è proprio una noia (per non dire altro) però io non credo che la vita sia sopportazione o noia. Io credo che la vita sia vivere. La vita è una cosa bella!”
“In realtà non è esattamente quello che sento dire in giro dalle persone e poi…Non ci credo! Abbiamo perso la fermata. Così ora arriveremo in ritardo e quella di geografia ci metterà sicuramente la nota! Te lo dicevo io che è tutto noia e sopportazione ma tu…E voilà abbiamo perso la fermata!”
“Dai sbrigati adesso, scendiamo alla prossima e ci facciamo una corsetta! Che polemica che sei questa mattina!”
E così Isabelle rimase seduta al suo posto quasi impietrita dalla conversazione delle due ragazze. Non poté non pensare al proprio punto di vista sulla vita: come Anne credeva fosse tutto sopportazione e noia o come Melody vedeva la bellezza dell’esistenza stessa? E così, pensa e ripensa, anche lei come le sue compagne di autobus perse la fermata. Probabilmente avrebbe dovuto fare una bella corsa che in ogni caso non sarebbe stata sufficiente per arrivare in orario. Sì, forse sarebbe stata ripresa sul lavoro però “Pazienza!”-pensò- oggi aveva un incontro molto interessante con un cliente e alle 19 avrebbe cenato con i suoi amici per festeggiare il suo compleanno. La vita può regalare molto più di noia e sopportazione, di questo ne era certa. Ad ogni modo era arrivato il momento di uscire dai suoi pensieri per evitare di perdere anche la fermata successiva…