Quant’è difficile parlare di una Donna?
È difficile (molto più di quanto immaginassi) esprimere a parole la sua bellezza, poiché ogni tentativo è in realtà un’impresa degna di poeti e cantori molto più virtuosi di me.
«Il linguaggio scivola via, si perde nell’ardire di catturarne l’essenza.»
La sua grazia è un gioco di fascino e astrusità, un segreto custodito nell’angolo più remoto di una personalità unica che attende qualcuno che ne comprenda l’importanza.
Più volte ho descritto il suo sorriso, ma ogni espressione, per quanto ricercata, sbiadiva dinanzi a tanta innominabile dolcezza.
Il suo sguardo è una finestra nell’anima, e la mia lingua si perde nello sforzo di tradurre l’infinito sul quale s’affaccia.
Potendola osservare, m’accorgo di essere un visionario senza parole, un artista cieco al cospetto di una meraviglia che è la perfezione al di là dell’umana comprensione.
Testimone di un mistero irrisolvibile, altro io non sono che un amante impotente della luce che emana.
Che cos’è una flash-fiction? Per farla breve, Fedele Lettore, le flash-fiction (come quella che hai appena letto) sono snack narrativi: piccoli, saporiti e non molto diversi dai panini con salamino e maionese di cui amiamo ingozzarci a ogni ricevimento. In poche parole, scritte bene e revisionate meglio, questi raccontini s’impegnano a narrare storie, o meglio, condividere un’immagine o uno stato d’animo dal retrogusto particolare. Perché mi piacciono tanto? Beh, considerando che è grazie a loro se ho avuto la possibilità di farmi conoscere dal pubblico, risponderò dicendo: scrivere, continuare a farlo e allo stesso tempo, si spera, intrattenere qualcuno, sono i motivi per cui mi sollazzo con quello che faccio.
Già che ci sei, Fedele Lettore, clicca qui e butta un occhio al resto della mia produzione.
Una risposta
Wow e grazie a nome di tutte le donne, augurandomi che si vedano e so sentano così ogni giorno.
E che chiunque impari a guardarle così.