E adesso che succede?

“E adesso che succede?”, chiese, chiede e chiederà sempre mia madre.

Usa questa frase come buongiornobuonanotte e ogni altro intercalare. Per lei dall’arrosto bruciato, alla macchina in panne; dalla bocciatura a un esame, alle previsioni che danno neve; dall’ascensore bloccato all’invito al matrimonio della nipote di un’amica a Ferragosto, tutto è foriero di problemi, drammi, o, per dirla alla romana, di una grandissima rottura di coglioni.

Per questo, quando oggi al telefono butta fuori parole come monete da un salvadanaio di coccio rotto, e conclude con il suo mantra, non mi procuro di ascoltare il motivo dell’imminente catastrofe.

Dovrei fiutare che l’argomento riguardi me quando mio padre mi chiama poco dopo per sapere come ho preso la cosa, ma non voglio far tardi alla partita di padel, chiedendo spiegazioni. Quando esco dal campo e sul telefonino le notifiche di WhatsApp raggiungono le tre cifre, in quello che è un tranquillo fine settimana senza campionato, comincio a sospettare che la cosa sia da “E adesso che succede?”.

I messaggi sono un’esplosione di emoji e avatar che mandano abbracci, pollici alzati, battono mani, stappano bottiglie come a Capodanno. E per fortuna che guardo prima WhatsApp, perché il numero di chiamate perse mi avrebbe portato a chiamare ospedali, polizia e vigili del fuoco usando il famoso pulsante salvavita Beghelli.

Avrà mica costretto il nostro dottore di famiglia ad assumermi? Vigliacco come pochi, aspetto di tornare a casa e chiedere soccorso a Raffaella. La mia compagna, come tutte le donne e parecchi altri uomini è più brava di me ad affrontare le novità e ad arginare la furia della mia genitrice.

Peccato che sullo specchio all’entrata mi accoglie un post-it “Pranzo con mia madre, Padman. Xxx”. Mai capito che fatica comporti scrivere baci, è una lettera in più, ma vabbè!

Armato del pacco di kinder Brioss e di una vasca di tè compongo il numero di casa dei miei, sperando invano che a rispondere sia mio padre.

“Andrea, ma santa miseria, è possibile che devo venire a sapere dalla portinaia della mamma della tua ragazza che stai per diventare padre?”

Padre? Io?

“E adesso che succede?”

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