A due anni di distanza dalla fine della terapia sono passata a salutare la ma psicologa.
E’ una persona in gamba, ironica e di cuore e anche se i miei crateri sono diventati praticabili, la mia gratitudine per quel pezzo illuminato di strada non è mai finita.
A convivere coi mostri l’ho imparato da me, ma Elisa è stata una persona fondamentale in quella fase.
Non tutti hanno la fortuna di trovare una buona terapeuta e poi c’è il discorso -grave- che non tutti possono permettersi di averne una. Ad ogni modo, anche se mi ero allenata per ore a sostenere una conversazione rilassata e alla pari, al gradino 2 della scala verso lo studio, già stavo col cuore agitato e l’ elenco dei demoni di qualche anno fa.
Se per anni certe scale le sali coi fantasmi accanto non è che poi di colpo quelli se ne vanno.
Alla fine quando ci siamo viste con Elisa, ci siamo abbracciate e abbiamo riso. Poi mi ha fatto sedere al solito divanetto ma stavolta senza tavolo nel mezzo.Per un’oretta mi sono goduta delle domande a cui dare una risposta ormai è diventato facile.
E’ stato bello ed è stato anche un po’ motivo di orgoglio.
Prima di andare via però la manciata di caramelle Rossana me la sono presa uguale,che per la strada fino a casa, con tutti quei fantasmi nei crateri, non si può sapere mai.
2 risposte
Se solo tutti potessero percorrere quei gradini…
Grazie per la riflessione, Maria
❤️