– Michela oggi ti vedo distratta, perchè non segui la lezione?
– Scusi Professore, ha ragione, ma provo ancora sofferenza per un amore perduto.
– Cosa prova il tuo cuore?
– Professore, mi sento sciocca per tutto il sentimento che ho provato e dedicato all’amore della mia vita.
– Cara Michela, non credo di poter fare o dire nulla per farti cambiare punto di vista.
– E cosa pensa Professore?
– Credo solo che non dovresti sentirti così. La tua non è stupidità. Quello che provi è solo amore profondo, intenso, smisurato, ma solo amore. Mi dispiace tanto che tu non riesca a superarla come vorrebbe la tua mente, ma queste sono questioni di cuore…immense.
3 risposte
A ogni male ci sono due rimedi: tempo e silenzio (Dumas).
Ero scettico ma avendolo sperimentato in prima persona posso dire che queste due cose, messe insieme, funzionano.
Ciao Seb,
riprendendo la Tua citazione, siamo d’accordo che il tempo sia galantuomo e che trascorrendo cura tutte le ferite, anche se dei dubbi li abbiamo. Pensa a quelle ferite che si rimarginano, ma che comunque lasciano delle cicatrici.
Probabilmente da una ferita sentimentale non si guarisce mai, si impara solo a collocarla in un cassetto in cui siamo in grado di gestirla nella vita di tutti i giorni, forse con una consapevolezza diversa…forse.
Ognuno di noi dovrebbe andare a riprendere il proprio bambino interiore e curarlo per il male ricevuto, disillusi che qualcuno un giorno arriverà in nostro soccorso. Mai domi, profondamente sofferenti, ma mai domi!
Per quanto riguarda il silenzio di cui parla Dumas, Ti vorremmo chiedere se è stato un Tuo silenzio interiore o verso la persona amata.
Aspettiamo Tutti voi per un commento libero.
Grazie e buona vita narrante!.
Le cicatrici sono un po’ come la storia che studiamo a scuola, sono lí per ricordarci qualcosa di cui fare tesoro a venire. Il silenzio, almeno nel mio caso, non era rivolto verso qualcuno, bensì era la concentrazione nel ripartire reinventandomi praticamente dal nulla.