Immagina un luogo dove le regole della logica e della categorizzazione non sono vincolanti.
Un luogo in cui puoi esplorare liberamente le sfumature dei tuoi pensieri e delle tue riflessioni, senza la necessità di incasellare tutto in schemi prestabiliti.
Questo è il mondo affascinante del “non senso” e della “non categorizzazione”.
Spesso siamo guidati dalla necessità di dare un senso a tutto ciò che ci circonda. Tuttavia, ciò che rende la vita veramente intrigante sono gli aspetti che sfuggono alla classificazione. È proprio nell’ambito del “non senso” che scopriamo nuove angolazioni, nuove connessioni e nuove interpretazioni. Questo spazio ti offre la libertà di esprimerti senza paura di essere giudicato, di esplorare le zone grigie tra le categorie ben definite e di abbracciare l’incertezza come fonte di creatività.
La “non categorizzazione” ci invita a esplorare la nostra esperienza umana in tutte le sue sfaccettature.
Invece di limitarci a etichette e definizioni, possiamo immergerci nella complessità delle nostre emozioni, delle nostre percezioni e delle nostre riflessioni. È qui che troviamo le sfide che ci spingono a crescere, i misteri che ci stimolano a cercare e le connessioni che ci avvicinano agli altri.
Questo spazio è un invito a condividere le tue idee più sfuggenti, le tue opinioni inclassificabili e le tue esperienze che sfidano la normalità.
Insieme, creeremo un luogo in cui l’unicità di ogni individuo è celebrata e in cui l’esplorazione del “non senso” ci avvicina alla comprensione più profonda di noi stessi e degli altri. Ti sfidiamo a rompere le catene delle definizioni rigide e a unirti a noi in questo viaggio emozionante verso l’ignoto e l’imprevedibile.
Riflessione N. 586
Mettere in ordine la propria vita è come cercare di piegare un lenzuolo appena lavato. Provi a farlo nel modo giusto, ma dopo aver penato ore a far sì che gli angoli combacino, sembra ci sia passato sopra un tornado. Come quella volta in cui ho salutato un tizio che credevo di conoscere, per poi scoprire che era uno specchio.
Un discorso simile riguarda la tecnologia. A quanto pare i telefoni hanno una vita sociale migliore della mia. Inizio digitando un semplice “ciao” e poi trascorro il resto della serata a vedere tizi che costruiscono capanne da qualche parte in amazzonia.
Ci sono anche le diete. Di tanto in tanto me ne viene in mente una, ma dopo una giornata passata a vedere gli altri che mangiano quello che vorrei mangiare io, finisco inevitabilmente con l’ingozzarmi di gelati e panini sperando che abbiano lo stesso effetto dei broccoli al vapore.
2 risposte
Che spunto di riflessione. Un posto dove essere senza avere ruoli o scopi. Un posto dove stare in ascolto, forse? Mi piace.
Un luogo dove poter essere qualsiasi cosa interagendo con i propri pensieri a raffica! Ogni tanto darò il via.