Pensieri A Raffica: Il Mio Cervello in Evidenza (Riflessione #222)

Due di Picche: Trucchi e Consigli Anti-Mollatura

Pensavate d’esservi liberati di me? E invece no. Sono ancora qui, sveglio e arzillo come un grillo. Di cosa parlare? Beh, riguardo a questo, mi è venuto in aiuto un tale che è appena stato mollato dalla ragazza (proprio l’ultimo dell’anno, bella storia) e che adesso, ahimè, trascorre le giornate a guardare dalla finestra. Qualche giorno fa mi ha scritto dicendo: «Sé, che devo fa?» Capirai, Fedele Lettore, che delle semplici parole di consolazione non bastavano, così ho deciso di buttare giù un pensiero per aiutare lui e quelli come lui a rimettersi in gioco. Amico mio, questo è per te.

Riflessione #222

Le signore vorranno accettare le mie scuse se oggi mi rivolgerò soprattutto ai maschietti, ma mi preme discutere con loro di una delle grane più impegnative con la quale, buona parte di noi poveracci, deve fare i conti nei momenti meno opportuni: evitare il due di picche. Uomini d’ogni età e giovinetti alle prime armi, quella che stiamo per compiere è una missione delicata che non ammette ignoranza (quasi quanto capire la morale di un film di Nolan), ma sono qui per darvi qualche dritta, più che altro intuizioni personali dettate dall’esperienza, in nome della sportività e del cameratismo maschile.

Innanzitutto, e parlo a quelli a cui piace tanto fare i bad boys cinici e sardonici (mi sento chiamato in causa), ricordate che la comunicazione è fondamentale. Non fregate nessuno, men che meno le tipe sveglie, con l’atteggiamento da cattivo ragazzo che spaccherebbe il mondo e ce l’ha con tutti, e che si esprime a gestacci e grugniti. Non sto dicendo di farvi venire la parlantina. Si tratta di ascolto attivo, quel talento raro che consiste nello starsene zitti e dare all’altra persona la giusta dose d’attenzione, senza rimbeccarla ogni tre per due o pensare a cosa mangerete a cena.

Poi c’è l’umorismo (con questo forse mi salvo) l’arma segreta di ogni relazione o rapporto in generale che si rispetti. Saper far ridere, stare al gioco, e riuscire a sdrammatizzare rubando un sorriso, significa conoscere ciò che rende felice chi abbiamo accanto. È terapeutico far del bene regalando una risata ogni tanto. Come sempre, però, il consiglio è quello di non strafare, altrimenti rischiate di passare per il pagliaccio di turno che puntualmente va sulle scatole. Le ragazze non sopportano (tollerano a malapena) d’avere attorno un buffone rumoroso e indisponente, che rompe le balls quando vogliono starsene per conto loro.

E mi raccomando, guys, non scordatevi la galanteria. Lo so che sembra roba d’altri tempi, e che al giorno d’oggi la parola gentleman voialtri manica di trogloditi selvaggi non sappiate neanche come si scriva, ma l’attenzione ai dettagli e la finezza vecchio stampo fanno guadagnare punti extra. Dobbiamo regalarli i fiori, invece di mangiarli e poi pulirci i denti con un dito. Quindi: aprite le porte, offrite la giacca quando fa freddo, accendete l’auto qualche minuto prima per far partire i riscaldamenti e, cosa da non sottovalutare, mai mancare di rispetto agli altri quando siete in compagnia. Le donne osservano.

Già che ci siete, sappiate cavarvela ai fornelli o, perlomeno, imparate a cucinare qualcosa di decente per non fare brutta figura quando colei che vi fa battere il cuoricino accetterà il vostro invito a cena. Se l’obbiettivo è conquistarla, mossa saggia è farlo attraverso lo stomaco, magari preparandole il suo piatto preferito (che siano fettine panate o fagioli con salsicce e cipolle), o dando prova della vostra abilità in cucina. Piatti precotti o scongelati da mettere nel microonde non contano, e la storiella dei cibi afrodisiaci non funziona con tutte (serviteli a vostro rischio e pericolo). Ricordate: semplice è meglio.

Sincerità e onestà tengono insieme ogni relazione, non soltanto quelle tra uomo e donna, ma anche tra amici e parenti. Non cercate d’impressionare il vostro appuntamento fingendo di essere altro, altrimenti vi ritroverete nella sgradevole posizione di dover dimostrare ciò che dite. Sarebbe come indossare un vestito troppo stretto o del colore sbagliato. Le ragazze apprezzano la genuinità, perciò rilassatevi, sgonfiate il petto e parlate liberamente. Non abbiate paura di essere voi stessi e di ammettere di avere difetti. Da che mondo e mondo, non siamo mica tutti santi. Non sto dicendo che dovete sgrufolare, ma nemmeno di recitare poesie.

Fate largo all’indipendenza. Cioè? Che dovete mettere da parte la diffidenza ossessiva compulsiva e smetterla d’essere l’ombra della vostra lei. Non c’è bisogno che vi dica che essere gelosi denota un’insicurezza di fondo non indifferente. Quindi che fare? Assolutamente niente. In caso contrario, se doveste inventarvi qualcosa, finireste col combinare un gran casino (un po’ come tentare di migliorare la Mona Lisa). Coltivate i vostri interessi e incoraggiate la vostra metà a fare lo stesso. Condividete opinioni e punti di vista, e mettetevi in gioco rispettando l’uno le opinioni dell’altra. Una relazione ha bisogno di spazio per respirare, altrimenti soffoca.

Per chiudere in bellezza, tenete a mente che la fiducia è il fondamento di ogni connessione. Scenate che non stanno in cielo né in terra mettono in imbarazzo sia voi che chi vi sta attorno. Parlate, più che sbraitare, e fidatevi della vostra metà creando comunicazioni solide, autentiche e senza censure. L’incertezza provoca guai e risentimenti, perciò, mettete le cose in chiaro fin da subito anziché rodervi il fegato per un film mentale. Mettete via il telefono, ordinate una pizza e trascorrete una serata in tranquillità (non bisogna per forza andare a cena alla torre Eiffel per trascorrere momenti indimenticabili).

Le relazioni sono una danza che richiede equilibrio e armonia. Siate l’uno la spalla dell’altro, un appoggio su cui poter contare quando il resto del mondo si defila, e persino il riflesso allo specchio si volta dall’altra parte. Dovete formare una società. Non occorre parlare troppo, basta uno sguardo per capirsi. E se qualche volta doveste inciampare, non abbiate paura, ci sarà qualcuno che vi darà una mano a rialzarvi. Per citare una frase fatta: la vita è troppo breve per prendersi sul serio. Ma soprattutto, signori: innamoratevi della persona in carne e ossa, non dell’idea che vi siete fatti.

P.S.
Buona fortuna, amico mio

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