La NarraMondo è una raccolta di pensieri, viaggi, visite culturali e di piacere e perché’ no , stati d’animo. Quasi nove anni fa è iniziato il mio” nomadismo” , un po’ ero spaventata all’idea ma poi ci ho preso gusto. Ho avuto modo di collezionare ricordi, avventure di provare cibi nuovi, conoscere culture diverse ed incontrare tante persone .Ogni cosa, ogni persona è stato un tassello importante nel puzzle della mia vita che ha ancora bisogno di tante scoperte e tanti tasselli per poter essere incorniciato.
Uno silenzio inusuale , nessun rumore, nessun suono di clacson , sembra un paesaggio incantato il Cairo questa mattina.
Dall’osservazione della luna annunciata dalle autorità religiose islamiche, il 10 marzo e’ iniziato il Ramadan qui in Egitto .E’ il mese sacro per i Musulmani . Coincide con il nono mese del calendario lunare islamico durante il quale i Musulmani digiunano dal sorgere del sole al tramonto . Il digiuno è considerato uno dei cinque pilastri dell’islam ed è un momento di purificazione e sacrificio.
Qui al Cairo i preparativi per il Ramadan sono iniziati già il mese scorso. I negozi e soprattutto i mercati locali hanno cambiato il loro assetto , un po’ come le nostre vetrine natalizie. Suppellettili, piatti , centrotavola tutto decorato a tema . Cu
scini e tovaglie fatti con una stoffa chiamata AL Khayama , molto colorata riempiva gli scaffali . Non mancano le Fanous, bellissime lanterne di ogni misura e colore che decorano strade , ristoranti, ingressi delle abitazioni e rappresentano “la luce che guida il cammino”. Le strade egiziane sono vestite anch’esse a festa , un’atmosfera quasi magica . I mercati sono animati da bancarelle che vendono dolci tradizionali come il Kunefa.
Il ritmo cittadino e’ più’ calmo, cede il passo ad un periodo di riflessione e purificazione. Per tutto questo mese il Cairo vivrà di notte, dopo l’Iftar ,( circa alle sei orario locale) il pasto serale per interrompere il digiuno.
Le famiglie si riuniscono intorno a grandi tavolate e si inizia mangiando un dattero accompagnato da latte o acqua e frutta secca per dare una immediata carica di energia , a seguire piatti tradizionali egiziani. I negozi un’ora prima dell’iftar calano le saracinesche ed e’ tutto un corri corri per riunirsi.
La moschea a pochi passi da casa, è decorata con luci e tappeti speciali per accogliere i fedeli che sembrano essere più’ numerosi in questo periodo. Il richiamo del Muezzin sembra essere fatto ad un volume più’ alto. Sembra come averlo in casa, non è piacevolissimo, soprattutto all’alba ma mi ci sono abituata.
I negozi e molte attività hanno orari ridotti, alcuni la mattina sono chiusi , una scomodità per noi non osservanti della religione ma ci adattiamo ai loro ritmi, d’altronde paese che vai….usanza che trovi. Rispetto il paese ospitante non mangiando e bevendo in strada durante le loro ore di digiuno . Osservare queste regole non mi porta alcun sacrificio. Avevo già vissuto il Ramadan ad Abu Dhabi per cui sono preparata a questo mese di restrizioni . A Dubai ,lo scorso anno, non mi sono quasi accorta fosse il mese del Ramadan. Devo ammettere, pero’, che gli Egiziani lo vivono in maniera molto più profonda, dedicandosi anche alla carità . Nelle scuole e negli uffici hanno organizzato una raccolta per poter donare pasti ai più’ bisognosi. Anche gli orari lavorativi hanno subito dei cambiamenti.
Ramadan Kareem (Che il ramadan sia generoso).
