La ragazza continuò a parlargli aprendogli il cuore.
Sentiva che quello sconosciuto sulla panchina in attesa del treno, poteva raccogliere i suoi segreti.
E così era stato.
Aveva liberato ogni tormento che le premeva dentro togliendole il respiro, e lui l’aveva guardata sorridendole dolcemente senza mai distogliere lo sguardo. Non aveva dato giudizi né opinioni.
L’aveva ascoltata meglio di un padre confessore. Nessuna penitenza né preghiera.
Quando il treno arrivò al binario, lui prese la valigia, mise lo zaino sulle spalle e le porse la mano.
Lei la strinse forte e mentre lui andava gridò: “Grazie” col cuore libero.