L’eternità dell’amore che tiene in vita…
L’eu-topia di un’esistenza diversa.
Giunto sull’asteroide 330, Il Piccolo Principe scorge un pianeta molto vasto, più simile alla Terra che sta per visitare, ma pur sempre abitato da una sola persona. L’anziano signore e il principino si scambiano domande, attraverso le quali, il nobile viandante, scopre delle cose molto interessanti. Queste ultime, però, sono destinate a lasciar l’amaro in bocca al nostro dolce principe, il quale si accorge che la propria esplorazione s’ è imbattuta, per l’ennesima volta, in un pianeta di deludenti desolazioni.
Qualcuno penserà che era giunta anche l’ora che il Piccolo Principe aprisse finalmente gli occhi, ma non gli si può ascrivere a colpa l’inadattabilità del suo pensiero a quello che gli si vorrebbe imporre. Bisognerà pur ricordare, di tanto in tanto, che egli viene da un pianeta straniero!
Non gli si renderebbe giustizia, se non si provasse a comprendere il suo disagio di fronte a un’investigazione scientifica asettica; non gli si vorrebbe davvero bene, se non ci si calasse nei suoi piccoli panni, per compenetrarsi nella sua tristezza, alla scoperta del concetto di effimero, applicato al fiore del suo cuore; non gli si sarebbe davvero solidali, senza immergersi nel suo anelito a una bellezza che permanga oltre l’effimero.
Che il suo fiore sia eterno, che eterna resti la loro relazione è un’eu-topia e, credere in questo, non glielo si può davvero negare. Chi ha compassione per questo principino nomade e così nostalgico dell’amore? Chi è disposto a farsi carico del suo ingenuo discernimento, che gli fa accettare parole non comprovate dai fatti?
Piccolo Principe, vorrei restare in tua compagnia per consolarti nei tuoi moti di rincrescimento; accompagnarti a far visita alla Terra, anche se ti anticipo che non gode di tutta quella buona fama della quale il geografo ti ha parlato, e solo per sentito dire; incoraggiarti a pensare al tuo fiore come eterno, che anche se già scomparso ai tuoi occhi resterà, per sempre, l’amore che ti tiene in vita.