A volte scappiamo, altre volte rimaniamo sulla banchina aspettando il treno giusto, quello che ci porti via.
Sono frazioni di secondo, attimi fuggenti, fatti di decisioni istantanee, ma che vengono da lontano.
Abbiamo tutto dentro e non lo sappiamo o vogliamo ascoltare. Neghiamo noi stessi a favore di una realtà che non ci appartiene più.
Siamo prigionieri dei nostri stessi pensieri, dietro le sbarre fatte di angosce.
Comodi sui morbidi cuscini dell’abitudine rassicurante, vediamo scorrere davanti a noi le immagini di un film noioso, asfissiante. E’ sempre la stessa pellicola che riavvolgiamo quotidianamente senza avere la capacità di superarci.
E, a volte, rimaniamo fermi in banchina vedendo il treno che fugge via.
Anche a New Your, anche a Time Square.
Basterebbe percorrere le faticose scale che ci portano in superficie, perché fuori, in piazza non ci aspettano le paure, ma solo i nostri nuovi mondi da realizzare.
Dedicato a Tutti coloro che sono in fuga.