“Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint-Exupéry – Grazie a Tutti Voi

Conclusione della rubrica, ringraziamenti e un augurio ai lettori…

Descrizione dell’immagine di copertina

Un cielo radioso di stelle da ammirare, uno scorcio di terra sul quale camminare; un ragazzo e una volpe, l’uno di fronte all’altra, e una rosa, al centro dei due.

Caratteristica comune ai tre personaggi è la nobiltà d’animo, che declina l’essere principe di questo piccolo ometto attraverso il nome proprio di Piccolo Principe; nobile saggezza della volpe, che la rende una presenza amica, capace di farsi guida e maestra di vita per il principino; fragile nobiltà della rosa, che rischia di “infrangersi” come la campana di vetro che la ricopre.

La rosa è al centro, perché ha un posto speciale, centrale, nel cuore del Piccolo Principe; ella è fragile nella nobiltà e nobile nella fragilità; infatti, il suo essere nobile ha ancora le dimensioni di un germoglio e il suo essere fragile si manifesta mediante un’ostentazione delle spine.

L’amore del Piccolo Principe per la sua rosa ha bisogno di guardare oltre l’oggetto delle sue attenzioni, ecco perché fissa lo sguardo sulla volpe. È proprio di chi ama farsi aiutare, affinché le sue relazioni possano essere espressione di una piena comunione di vita. Quanto è più sicuro l’amore di chi si lascia consigliare, rispetto ai poveri mezzi con i quali si cerca di difenderlo! Il vetro, infatti, offre riparo alla rosa, ma, rompendosi, potrebbe crearle delle ferite.

Il paradosso è questo: quanto più il principe e la volpe siedono, corrispondendosi nell’ascolto reciproco, tanto più quella rosa – che si erge maestosa nell’immagine –, l’amore per lei e chi la ama, potranno stare in piedi. Ciò permette al Piccolo Principe di ridurre le distanze, fisiche e spirituali, dalla sua rosa e di accovacciarsi per sapersi chinare sulle sue ferite, guardandola da vicino, ascoltandola con attenzione, parlandole con rispetto, sentendone il profumo. Sono le dinamiche di un vero incontro dei cuori, che permettono, lungi dal ridurre le dimensioni dell’unicità della rosa e dell’amore per lei provato dal Piccolo Principe, di intitolare questo disegno: “Il principe, la volpe e la rosa”.

La volpe, dunque, sta in mezzo come mediatrice e non come rivale; è un’alleata, in questa relazione d’amore. Chissà se tutte queste intuizioni abbiano fatto da sfondo alla persona che ha realizzato questa illustrazione, ma a lei va sicuramente uno speciale ringraziamento, per aver ispirato la copertina di questa rubrica che oggi si conclude.

Un ringraziamento anche alla “Redazione di Vite Narranti” per l’opportunità concessami e a chiunque abbia letto, legge o leggerà queste riflessioni.

A ciascuno auguro che ci sia sempre una “volpe”, una persona amica con una marcia in più, a consigliare come coltivare e custodire il tesoro relazionale più prezioso, che ognuno ha nella vita.