Alla prossima amico mio
Davide stava rientrando a casa imprecando contro l’afa, il traffico, i secchioni pieni e i condomini che non salutano mai quando li incroci al portone. Sentire, mentre infilava le chiavi nella toppa per aprire, la voce di sua figlia undicenne che cantava una canzone di “Ultimo” sparata a tutto volume,