I dati presentati dall’ambasciata italiana sugli italiani in Spagna rappresentano un numero in netta ascesa.
Cosa spinge gli Italiani a trasferirsi all’estero, il clima e la movida? A questa domanda la maggior parte degli italiani risponde per lavoro, il restante sono studenti erasmus che frequentano le università spagnole per un tempo determinato.
Secondo i dati presentati solo il 30% dei 400.000 italiani in Spagna ha un titolo universitario e l’età media è all’incirca 40 anni.
Chiacchierando con i miei connazionali iscritti a diverse associazioni italiane, percepisco la voglia di dare una svolta alla propria vita, di voler migliorare a livello professionale e molte volte, anzi quasi sempre, succede che incontrano lavoro, ma contemporaneamente trovano l’amore o la loro “media naranja” come dicono qua in Spagna. La maggior parte delle coppie vede un lui italiano e una lei spagnola quindi è chiaro che formata la famiglia, ritornare a casa diventa complicato, anche perchè (detto tra noi) che uno spagnolo lasci la sua amata terra è proprio difficile.
Ma ritorniamo a noi… sapete qual è la professione più richiesta adesso?
Il pizzaiolo, non importa quanto buona sia la vostra pizza, troverete comunque il lavoro. Aumenta il numero dei ristoranti italiani e la ricerca di cuochi, nonostante i prezzi di questi ristoranti siano sempre un po’ più cari rispetto ai numerosi bar di tapas che potete incontrare.
Barcellona è la città più popolata da italiani segue Madrid, Tenerife e l’Andalucia.
Pronti per partire?
Se siete convinti di trasferirvi in Spagna dovete sapere che documenti sono necessari. Prendete carta e penna…
È indispensabile avere il NIE (numero identificativo stranieri); appena arrivati in Spagna vi conviene recarvi presso una “comisaria de policia” e richiedere il NIE bianco ossia un numero identificativo stampato su un foglio bianco A4. Però fate molta attenzione, questo NIE vi permette firmare un contratto di lavoro, ma non aprire un conto in banca. Per poter aprire un conto in banca dovete richiedere il NIE verde che consegnano alla “oficina de extranjeros”. E qui incontriamo il primo ostacolo perché riuscire ad avere un appuntamento è quasi una missione impossibile. Non fidatevi di agenzie che che per 50 euro vi proporranno di prendere un appuntamento sotto delega.
Una volta ottenuto il NIE, recatevi ad una banca o banca on line e aprite un conto da consegnare al vostro datore di lavoro insieme al numero della “seguridad social” che si ottiene presso la “tesoreria general de la seguridad social”.
Adesso siete pronti per cercare un appartamento considerando che è molto raro che il lavoro includa l’alloggio. Con il contratto di lavoro e il NIE, accompagnato sempre da un documento d’identità valido, con foto annessa, potete recarvi ad una agenzia immobiliare o cercare in internet coinquilini che vogliano condividere casa. Vi consiglio siti on line come “milanuncios” dove i privati scrivono per saltare il passaggio con l’agenzia immobiliare e di conseguenza anche voi, visto che l’agenzia vuole una paga uguale a un mese di affitto, oppure “pisos” o “idealista”. Ora possiamo partire alla ricerca di posti da poter visitare insieme, vi do appuntamento per i miei prossimi articoli.
Se avete bisogno di informazioni non esitate a mettervi in contatto con la nostra redazione. ¡Hasta pronto!