Chi di voi non ha mai sentito parlare della corrida? Il toro rappresenta un simbolo tradizionale spagnolo iniziando dallo spettacolo offerto dal “matador de toros” al toro che spesso troviamo nella cucina tipica. Ai giorni nostri questo spettacolo é molto discusso e osannato soprattutto dalle associazioni animaliste che vorrebbero mettere fine alla corrida. Il loro impegno sembrerebbe vano considerato il fatto che la maggior parte degli spagnoli non vuole rinunciarvi.
Siete incuriositi dalla tauromachia? Vi consiglio di visitare il museo della maestranza in plaza de toros a Siviglia.
All’entrata troverete raffigurazioni taurine di Francisco de Goya e Velazquez, ma la vostra attenzione verrá attrata soprattutto da una grande testa di toro appesa alla parete, madre del toro che nel 1947 uccise il torero Manuel Rodriguez conosciuto come “ El Manolete”.
Ë tradizione spagnola uccidere la madre che mette al mondo un toro forte e feroce tanto da uccidere un torero, figure a dir poco leggendarie tanto che troverete esposto anche il costume di Manolete dentro di una teca.
Continuando con il percorso arriverete all’arena, una grande distesa si sabbia gialla circondata dagli spalti.
Ai lati dell’arena incontriamo la cappella dove i toreri pregano prima dell’esibizione e la scuderia dove abbeverare i cavalli.
Ma che fine fa il toro una volta ucciso? I macellai della zona lo sezionano e lo vendono ai ristoratori.
L’accesso all’arena era abbastanza difficoltoso, ma recentemente hanno installato una rampa che facilita l’accesso anche per i disabili.
Potete consultare il programma e acquistare i biglietti nel sito www.plazadetorosdelamaestranza.com
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Albina Giofrè