La maschera non è altro che la visione pirandelliana delle relazioni sociali. Simbolo alienante, indice della spersonalizzazione e della frantumazione dell’io in identità molteplici, e una forma di adattamento in relazione al contesto e alla situazione sociale in cui si svolge la vita sociale di ognuno di noi.
Pirandello in Uno Nessuno e Centomila se da una parte riprende l’idea nietzschiana di “relatività”, dove la realtà è un gioco di forme illusorie in cui non è possibile conoscere la verità, dall’altra guarda al concetto sviluppato da Gustav Jung di “persona” in cui ogni “individuo” indossa una maschera in determinate circostanze per rispondere alle richieste del mondo esterno il cui uso eccessivo può sfociare nell’ombra della personalità. Il relativismo conoscitivo pirandelliano non è altro che l’ammissione di una verità non assoluta proprio perché la verità possibile è quella che identifica l’essere con il suo apparire.
Il resto lo lasciamo dire alle immagini.