Il digiuno ginevrino

Oggi, 7 settembre, a Ginevra, Svizzera, c’è un’atmosfera particolare. Questa mattina mi ha svegliata un dolce silenzio, insolito per una città sempre in movimento. Mi sono domandata il motivo di quella tranquillità e poi mi sono ricordata che oggi si celebra Jeûne genevois, il digiuno ginevrino.

È una festività molto sentita qui e celebrata solo nel cantone di Ginevra (tra una settimana sarà celebrato il digiuno federale in tutti gli altri cantoni invece).

Le origini di questa festa risalgono al 1567 come segno di solidarietà verso i Protestanti perseguitati a Lione. Successivamente divenne una giornata generale di ringraziamento e giorno di digiuno per ricordare le pesti e le carestie avvenute negli anni passati.

Per Ginevra è tradizione mangiare una torta di prugne come unico pasto del giorno (anticamente almeno) dato che le prugne sono un frutto di stagione, trovabili tra agosto e settembre. I soldi che si risparmiavano grazie al digiuno venivano storicamente raccolti e donati ai poveri della città.

Questa giornata al giorno d’oggi nel concreto prevede la chiusura di quasi tutte le attività: negozi, banche, persino scuole. Questo permette spesso di avere a disposizione un “weekend lungo” e di godersi il bel tempo prima dell’arrivo dell’autunno magari organizzando un viaggio o una gita fuori porta. Questo comporta il fatto che, per coloro che restano in città, le vie siano completamente deserte e si possa passeggiare in tranquillità disturbati solo da poche macchine e biciclette. La sensazione è paragonabile al nostro Ferragosto quando i paesi si svuotano e si organizzano grigliate o gite con famiglia e amici.

Buona festa del digiuno a tutti!

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4 risposte

  1. Sì, infatti! Questa festività mi ha colpita per la sua storia e le sue origini. Il digiuno come forma di rispetto, supporto e vicinanza a chi ha sofferto. Anche a me è piaciuto tutto questo!

  2. Quindi è ancora molto sentito? Hai avuto modo di notare se anche gli stranieri che vivono a Ginevra seguono la tradizione della città che li ospita?

  3. Ciao Vanessa!
    Per gli stranieri è più che altro un modo per avere qualche giorno di riposo in più. Molti non conoscono il significato di questa festività in realtà. Resta comunque un momento di festa da trascorrere lontano dal lavoro o dalla scuola, con famiglia e amici????

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